Logopedia

In età evolutiva (0-18 anni) se presenti: 

- ritardo nello sviluppo del linguaggio

- disturbo del linguaggio espressivo e recettivo

- disturbo dell’apprendimento scolastico

- disturbo della comunicazione

- disturbo della voce

- deglutizione disfunzionale

Tali disturbi possono manifestarsi in forma isolata o associati ad altre patologie (deficit neuromotori, sensoriali, cognitivi e relazionali). Ne concorrono allo sviluppo abitudini viziate, condizioni di familiarità e/o di svantaggio socio-ambientale.

Il Disturbo del Linguaggio è detto Specifico o Primario quando non è attribuibile a deficit cognitivi, neurologici e/o compromissioni del sensorio o, ancora, a fattori socio-ambientali; in quei casi, infatti, si parla di Disturbo del Linguaggio secondario.

Dal punto di vista espressivo, il bambino può presentare difficoltà di articolazione, quindi non produrre bene alcuni suoni oppure possedere un numero limitato di parole, avere una strutturazione della frase poco evoluta accompagnata da poca fluidità nel racconto. In alcuni casi le difficoltà espressive sono accompagnate anche da difficoltà di comprensione del linguaggio verbale.

La logopedista indaga le aree comunicativo- linguistiche sia in entrata che in uscita ed elabora un bilancio logopedico sulla base del quale viene programmata un’attività terapeutica individualizzata e/o di gruppo. L’intervento può essere sia diretto che indiretto e prevede materiali specifici e attività finalizzate. Si lavora in collaborazione con la famiglia e altre figure sanitarie ed educative al fine di rispondere nel miglior modo possibile al bisogno di salute del bambino.